Come abbiamo già visto nell’articolo Il flash integrato: se lo conosci lo eviti, il flash integrato su quasi tutte le macchine fotografiche digitali è di pessima qualità e molto difficilmente produce foto che possano ritenersi belle. Fortunatamente, esistono alcune tecniche che si possono mettere in pratica per riuscire ad ottenere scatti decenti anche quando si è costretti ad impiegare il flash incorporato. Vediamoli in dettaglio nel seguito dell’articolo.
Usare il modo flash slow sync
Molte macchine fotografiche mettono a disposizione tra i modi flash quello denominato slow sync. Usando questo modo flash il tempo di esposizione viene allungato, ottenendo così una migliore esposizione per lo sfondo, che altrimenti risulta spesso eccessivamente scuro. C’è però una controindicazione: sarà necessario appoggiare la fotocamera su un supporto stabile, in quanto il tempo di esposizione allungato aumenta il rischio di fare foto mosse. Per qualche dettaglio in più su questo modo flash vi rimando all’articolo I modi flash: usare il flash incorporato.
Usare la compensazione del flash
Tutte le fotocamere reflex digitali e le fotocamere bridge hanno una funzione chiamata compensazione del flash (più raramente le digitali compatte). Essa permette di decrementare o aumentare la potenza del flash. In questo modo, è possibile rendere più bilanciata l’illuminazione del soggetto in primo piano rispetto allo sfondo o almeno evitare di “bruciare” il soggetto in primo piano con una luce troppo potente. Spesso sarà difficile individuare a priori il valore corretto per la compensazione del flash, probabilmente sarà necessario procedere per prove ed errori.
Scegliere il tempo di esposizione nel modo manuale
Il modo manuale consente di impostare a piacere apertura e tempo di esposizione. Perciò, quando usiamo il flash integrato, possiamo selezionare il modo manuale ed impostare manualmente un tempo di esposizione abbastanza lento da consentire una corretta esposizione dello sfondo. È una soluzione simile a quella che sfrutta il modo flash slow sync. La differenza principale è che il tempo di esposizione viene scelto da noi invece che dalla fotocamera. Le controindicazioni sono le stesse, qualora il tempo di esposizione renda difficile evitare foto mosse. (Ho trovato menzionata questa tecnica sul blog di Jared Polin, a questo indirizzo: http://froknowsphoto.com/super-secret-project-video-flash-tip/).
Diffondere la luce
Molto spesso, i fotografi professionisti che impiegano flash esterni o luci continue, sfruttano alcuni accessori per diffondere la luce. La luce diffusa risulta più morbida, quindi proietta ombre meno dure. È possibile diffondere anche la luce prodotta dal flash integrato. A tale scopo si possono comprare, a prezzi piuttosto convenienti, accessori da montare davanti al flash. Questa soluzione è applicabile da tutti i possessori di reflex digitali, più difficilmente da chi usa una fotocamera bridge o una digitale compatta. Alcuni esempi si possono trovare ai seguenti indirizzi:
- diffusore flash su San Marino Photo,
- diffusore Lumiquest (è distribuito anche in Italia, provate a cercare “lumiquest soft screen” tra le pagine italiane su Google).
Alternativamente, esistono validi progetti per creare diffusori fai-da-te, come il seguente: DIY built-in pop-up flash diffuser (soft screen).
Riflettere la luce
Uno dei grossi difetti del flash integrato è che esso non può essere orientato o separato dalla macchina fotografica. Spesso, si ottengono foto migliori quando la luce non proviene dalla direzione frontale. Grazie ad opportuni accessori è possibile riflettere la luce del flash sul soffitto o sulle pareti. In tal modo, non solo si ottiene una luce che non colpisce frontalmente il soggetto, ma anche una luce più diffusa, proprio a causa della riflessione su una superficie ampia. Ovviamente, questi accessori tornano utili unicamente quando si scatta una foto al chiuso e quando il soffitto o le pareti non sono troppo distanti dalla macchina fotografica (solitamente entro alcuni metri).
Come visto per i diffusori, questi accessori sono disponibili sia in vendita che come progetti fai-da-te. Nel primo caso, probabilmente il prodotto migliore è il Lightscoop. Nel secondo caso, la soluzione più facile consiste nel ricorrere ad un biglietto da visita: The Party Bouncer is Back in Business (Card).
Spero questi consigli vi saranno utili. Conoscete qualche altro metodo per ottenere foto decenti con il flash integrato? Condividetelo con un commento.
Ciao Alberto, dato che scatto molte foto in interni, vorrei acquistare un flash orientabile in più direziooni, da usare però attaccato alla macchina perchè non avrei il tempo per una regolazione manuale. Mi pare che debba essere TTL. Ne ho visto uno di marca cinese, intorno agli 89 euro. Mi puoi consigliare? Ho una canon 500D. Grazie.
So che la Yongnuo ha fatto uscire un flash ttl che molti hanno apprezzato.
Ti consiglio di chiedere anche sul forum:
https://www.fotocomefare.com/forum-fotografia.
Ciao Alberto,grazie ai tuoi articoli chiari e diretti ho capito tantissime cose,complimenti.Ho acquistato da poco una nikon d5100 con 18-105 e ormai diciamo che faccio delle piu che discrete foto scattando in M e misurazione spot.Ho un dubbio che a te sembrerà strano ma mel’ha fatto venire il fotografo del mio matrimonio quando gli dissi di essere intenzionato ad acquistare come prossimo obiettivo un 35mm 1.8…mi disse che secondo lui mi conveniva puntare su un flash come il metz44 (visto che hanno un costo molto simile) ed iniziare a farci pratica……tu come lo vedi questo consiglio?cosa compro per prima..il fisso o il flash?considera che tra pochissimo inizierò a fare tantissimi ritratti al mio nascituro primogenito 🙂 grazie e complimenti di nuovo!
Grazie dei complimenti.
Il flash è una storia a sè. La mia opinione è che prima impari a sfruttare la luce naturale, poi impari a fotografare con il flash, indipendentemente dal modello.
Il flash introduce una serie di complicazioni non da poco, rischi di fare foto peggiori anzichè migliori.
Per i miei gusti personali (ho sia il 35 mm che il flash) comincerei dall’obiettivo. Fai solo attenzione che se vuoi fare ritratti ravvicinati, il 35 potrebbe essere troppo corto.
Alberto Cabas Vidani
FotoComeFare.com, la fotografia digitale resa comprensibile
2013/3/26 Disqus
Intanto grazie per la fulminea risposta..immaginavo che questo mio quesito avesse contorni ampiamente soggettivi,anche per questo ho chiesto..In questa fase sto proprio studiando l’esposizione e come si comporta la mia fotocamera nelle piu svariate condizioni ed impostazioni…sto capendo tante cose, la sento sempre piu mia, ma ancora ce ne vuole per domarla come si deve.
in effetti anch’ io d’istinto sono per l’obiettivo fisso ..per quanto riguarda i mm, è vero che il 35 è corto ma girando per il web mi sono accorto che diciamo all’unanimità la gente lo ritiene molto piu indicato per chi come me possiede una DX…l’ho gia provato dai fotografi di cui ti parlavo e mi sono trovato abbastanza bene.quindi per i ritratti pazienza mi avvicino…contestualmente ci guadagno in maggior campo visivo.
Come hai detto te col flash so di per certo che diventerebbe un tantino piu complicato..al massimo posso iniziare con un diffusore popup..molto interessante mi sembra quello che hai citato tu di sanmarinophoto,non ingombrante ed economico!
Il problema con il 35 è proprio che devi avvicinarti e che guadagni in campo visivo.
Se vuoi usarlo per ritratti di soggetti piccola o non a figura intera, avvicinandoti ottieni comunqe un evidente “effetto nasone”. Inoltre, il campo visivo più ampio nei ritratti è spesso uno svantaggio.
Per quanto riguarda il diffusore, non ricordo la citazione particolare. Li trovi un po’ dappertutto, dai un’occhiata anche ai riflettori che deviano il flash incorporato verso il soffitto.
Non conosco la DX ma, basta verificarlo, probabilmente ha il sensore APS-C e non full frame. Pertanto, il 35mm effettivamente equivarrebbe a un 55mm circa, che per i ritratti ci sta, anche se, condivido quanto sostenuto da Alberto, anche io per i ritratti scelgo focali significativamente più lunghe.